In questo lavoro Claudio Filippini decide di accorpare e miscelare insieme le sue ultime esperienze musicali, dal "Trio Aurum" con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo, alla scoperta delle nuove frontiere elettroniche.
"Space Trip" è un concept album che rappresenta visivamente e musicalmente una storia fantascientifica del trio, il quale durante un concerto viene rapito dagli alieni e catapultato in un'avventura psichedelica nello spazio sconfinato.
La copertina e il libretto del CD sono stati realizzati ad hoc dal fumettista Mauro Padovani.
"Space Trip" vuol dire viaggio nello spazio, ma in questo caso significa anche viaggio nel tempo.
I brani contenuti nel cd infatti coprono un'area temporale che va dal 2004 al 2007; una sorta di mix musicale che racchiude le esperienze più significative del pianista pescarese. La particolarità del trio acustico è che nasce come trio di improvvisazione, i brani vengono composti al momento, senza nessun tipo di "gabbia" armonica o ritmica.
Il risultato è una musica fresca e piena di sorprese grazie alla forte intesa e alla complicità dei musicisti. Il disco comincia con una versione estemporanea, quindi non concepita a priori, di "Body & Soul", uno tra gli standards più conosciuto nell'ambito jazzistico, per poi passare ad un repertorio completamente originale e ricco di accostamenti musicali del tutto bizzarri: "Due Hags" è un brano nel quale il tema del pianoforte rievoca sonorità della musica classica del '900, mentre la ritmica pulsa in sottofondo con una sorta di ritmo beat anni '80. "Rave Lost" e "Pieno Gas" sono due brani concepiti e realizzati insieme a Michelangelo Del Conte, batterista e "creatore di suoni", uno dei musicisti più eclettici della scena abruzzese. In questi due brani il pianoforte si mischia insieme a suoni elettronici e campioni orchestrali presi da brani di Ravel, Holst e Stravinskij. "Placenta" è una ballad che vede come protagonista il sassofono di Francesco Bearzatti, uno tra i musicisti più interessanti del panorama jazzistico internazionale, mentre "Placenta Reprise" riprende il tema del brano precedente in una versione tutta elettronica, un po' sullo stile di Aphex Twin. "Duke the Armaduke" è stato improvvisato seguendo il tema "Caravan" di Duke Ellington per poi concludersi con un groove techno alla Chemical Brothers. Un viaggio musicale che desterà interesse alle orecchie degli ascoltatori, e che confermerà ancora una volta la sensibilità musicale ed il coraggio di mettersi in gioco del giovane pianista.
Fonte: Giotto Music - Edizioni discografiche
Sito ufficiale di Claudio Filippini: http://www.claudiofilippini.com/
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