«Ancora una iniziativa a sostegno di Viareggio e della Croce Verde. L'ennesima dimostrazione di una grande solidarietà e di una forte e profonda sensibilità. Queste le caratteristiche, abbinate ad uno spiccato talento artistico, che sono alla base della realizzazione del brano musicale "Mostro di ferro" di Valentino Martone che nasce, appunto, per dare un contributo morale ed economico alla città di Viareggio duramente colpita dalla tragedia del 29 giugno. Tutto il ricavato delle vendite di questo singolo, che avrà il costo di euro 7.00, sarà devoluto in beneficenza.
Il singolo è stato prodotto, arrangiato e mixato da Matteo Gaggioli, Lorenzo Marchi e Valentino Martone presso "Logic Studio" di Pistoia e masterizzato presso "Creative Mastering" Forlì da Stefano Cappelli. I musicisti che hanno collaborato sono: Carmine Bloisi alla batteria, Claudia Natili al basso e Matteo Gaggioli per chitarre, tastiere e pianoforte. L'organizzazione degli sponsor, che hanno aderito a questo progetto, è stata curata da Rossano Malfatti.
Un ringraziamento particolare al Signor Francesco Bonetti e a tutta la Croce Verde di Viareggio.»
Fonte: Viareggiok.it
"The jellyfish is dead and the hurricane is coming" è il nuovo album degli Herba Mate.
I lavori attorno al disco sono iniziati a settembre 2008, quando la band ha effettuato le riprese dei suoni presso lo "Sputnik Studio", un casolare sperduto sui monti sopra Predappio (FC): una location isolata, nella quale la band ha registrato la struttura dei brani in presa diretta in soli tre giorni (e due notti) di permanenza.
Editing e mixaggio sono avvenuti invece nei mesi seguenti all'"Audioroots Recording Studio" di Bologna.
L'album è autoprodotto dalla band stessa.
Il titolo dell'album, decisamente enigmatico così come quelli delle varie tracce, nasce da una semplice ma surreale conversazione tra i componenti degli Herba Mate e altri amici, nella cornice di una spiaggia nella zona del Monte Conero (AN).
Il gruppo Herba Mate è nato alla fine del 2001 ed è formato da Alessandro Trerè (basso e voce), Andrea Barlotti (chitarra) ed Ermes Piancastelli (batteria): tre amici cresciuti nella stessa via a Castel Bolognese (RA), e che dopo varie esperienze musicali, anche in comune, hanno deciso di fondare questa band il cui nome riprende quello della tisana da cui la maggior parte degli argentini sono dipendenti.
Altre informazioni:
Dopo due anni di assenza e dall'ultimo album "Il Rispetto", Daniela Pedali ritorna con il suo ultimo lavoro: l'album "In disco", un concentrato di dolcezza ed energia.
Dal pop alla dance, questo disco stupisce per le sue sonorità e per le doti interpretative di questa grande artista che ha la capacità di presentarsi al pubblico dimostrando padronanza nei vari generi. Nell'album sono presenti vari ospiti: i famosissimi London Beat, già primi in tutto il mondo negli anni 80/90, che interpretano con Daniela la meravigliosa Words; i Kosanost, giovane realtà Hip Hop che arriva da Napoli; Mario Castiglia, cantante jazz e vocal coach di Celin Dion. Da sottolineare, come autrici di alcuni testi, la bravissima Irene La Medica e la poetessa Marina Conti.
Altre informazioni: http://www.mondadorishop.it/musica-top_album/
Autoritratto per quintetto jazz - Articolo di Luigi Onori
Appesi in apparente disordine in una bacheca virtuale, circolari nei loro rimandi come le sezioni di un blog che racconta di sé stessi e di altre esistenze, colorati e vividi. Gli undici brani che danno vita al primo album dell'Antonello Sorrentino S.T. Quintet appaiono tali, frammenti ben scelti di un percorso collettivo che ha visto il trombettista e compositore romano suonare per anni con l'altista e sopranista Daniele Tittarelli (una lunga militanza nella M.J.Urkestra e quattro album). Insieme costituiscono il nucleo del gruppo cui si aggiungono il pianista Giovanni Ceccarelli (compositore e didatta; collaborazioni con L.Konitz, B.Golson, T.Scott, M.Urbani, E.Rava), il contrabbassista Francesco Ponticelli ed il batterista Alessandro Marzi (giovani dalle varie esperienze, con Rava e G.Guidi, N.Stilo ed E.Palermo).
Blog è un album che dimostra la padronanza sicura del linguaggio jazzistico ma anche la voglia di trascenderlo, di sintonizzarsi con le linee di tendenza dell'odierno panorama sonoro. L'ariosa Sagittarius, la cupa ed assorta Infinite Heart (di Donald Harrison), l'effervescente Sta in France evidenziano la capacità di esprimersi in un modern mainstream jazz declinato con un misto di adesione e distacco. Analogamente le ballad Notte d'estate e Old Folks mettono in luce una sensibilità rara, una morbidezza ed intimità esecutiva che solo alcuni interpreti sanno avere, come Sorrentino alla tromba (con sordina e non) e Tittarelli alle ance (solista in piena ascesa, tra i gruppi di Roberto Gatto e la P.M.J. Orchestra).
Eppure la massa critica di Blog è altrove, nei brani originali con temi ingegnosi ed ispirati, negli arrangiamenti caratterizzanti, nella valorizzazione del collettivo, nell'uso di elementi (tempi dispari, ostinati, ritmi urbani...) che definiscono la personalità del quintetto e del suo leader.
La Intro to Blog è un lunare, empatetico dialogo tra tromba e sax alto che porta direttamente a Blog: qui il ritmo funky ed il tema evocano, senza schematismi, Steve Coleman generando un brano di sospesa, coinvolgente modernità. Le due parti di Dirty Souls giocano sul tempo lento e la dilatazione; la tromba nel suo assolo sa accelerare e rallentare, mantenendosi vicino allo spirito del tema, mentre il soprano dialoga con il piano e fa crescere la tensione. Nella scrittura sapiente di Sorrentino fa qui capolino la figura somma di Kenny Wheeler. La rilettura di Yesterday, oltre alla grazia melodica, ha i suoi punti di forza nell'intelligente elaborazione a più voci del tema e nel solo di Tittarelli su pedale. Si fa sentire la formazione plurima di Antonello Sorrentino che è stato arrangiatore e direttore in formazioni estese, oltre a lavorare in combos, big-band ed in ambito pop (è nell'ultimo album di Simone Cristicchi). Didatta da un decennio alla capitolina Scuola Popolare di Musica di Testaccio, il trombettista è anche autore di musiche per il teatro. Questa varietà di esperienze traspare in Pork Pie Lament (ospiti Francesco Diodati ed Ermanno Baron): il tema, dal carattere morbido e vagamente bluesy, e il suo sviluppo fanno pensare a Lester Young, Charles Mingus, John Coltrane e la coda ha un ispirato assolo di tromba.
È un blog davvero vivido e rimane la voglia di continuare a leggerlo e di dialogare con i suoi creativi autori.
Il disco verrà presentato il 30 maggio 2009 a San Lorenzo in Campo e sarà distribuito in Italia con etichetta Terzo Millennio / Divinazione sul circuito SELF.
Altre informazioni: www.fottutissimirocknroll.com
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